Trametes versicolor

Ordine Polyporales
Famiglia PolyporaceaeTrametes_versicolorTrametes versicolor (L. : Fr.) Lloyd 1921 – In Giappone è conosciuto come “Kawaratake”, ovvero “fungo della riva del fiume”; in Cina come “Yun-zhi” ovvero “fungo delle nuvole” o anche, per la particolarità della sua forma, “coda di tacchino”. Dal latino versicolor, di colore variabile, per la variabilità dei suoi colori.

tipologiasv Senza valore alimentare. 
Non è commestibile soprattutto perché è legnoso. Può essere masticato come fosse una chewing gum perché ha un sapore gradevole ma non va ingerito in quanto indigesto.

La carne è sottile, coriacea, biancastra. L’odore è gradevole, di legno oppure di muschio. Il sapore è delicato, leggermente dolce, suberoso, complessivamente gradevole.tram

Il carpoforo è formato da uno o più cappelli sovrapposti ed uniti tra di loro, a forma semicircolare o a mensola o quasi reniforme; si può presentare sia a singola mensola sia, nell’insieme, a forma circolare specialmente quando cresce inglobando frammenti di rami di piccole dimensioni. Sessile (privo di gambo), si attacca al substrato di crescita tramite la superficie più larga della sezione trasversale. Disposto ad embrice (quando le singole mensole si sovrappongono una sull’altra, come avviene per la disposizione delle tegole (embrici) sui tetti) oppure a rosetta (quando sovrapponendosi assume forma circolare). Il cappello è di piccole-medie dimensioni, sporgente, rispetto alla superficie di crescita, fino a 5-8 cm., assottigliato al margine ondulato, con superficie vellutata e spesso lucida, brillante, piana o ondulata, nettamente zonata (quando si presenta a fasce concentriche di colore diverso), di colore molto variabile: grigiastro, bruno-ocraceo, verdastro, bruno-rossastro, bluastro, a volte quasi nero, più chiaro verso la zona marginale. L’imenoforo è costituito da tubuli molto brevi disposti su un solo strato; pori piccoli, tondeggianti, angolosi, concolori ai tubuli, da bianco crema a ocra chiaro.trametesÈ noto nei paesi orientali, al pari di altre poliporaceae, per le sue proprietà medicinali e, in atto, ormai da numerosi anni, è oggetto di studio per le sue proprietà farmacologiche antimicrobiche e stimolanti del sistema immunitario; sembra, altresì, che per la presenza di polisaccaridi nelle pareti delle sue cellule, possa inibire lo sviluppo di cellule tumorali.

Fungo annuale, molto comune, ubiquitario, con crescita su legno guasto di latifoglie (raramente su conifere; rinvenuto anche sulle traversine ferroviarie). Cresce tutto l’anno, su tronchi e ceppi morti o vivi di latifoglie e più raramente di conifere.


Il Coriolus o Trametes versicolor secondo la MTC (Medicina Tradizionale Cinese), tonifica la milza, il fegato ed il cuore, risolve la stanchezza e nutre la mente. Nei tempi passati veniva ampiamente usato nelle malattie polmonari, nella spossatezza e nelle malattie croniche e degenerative. Gli antichi taoisti veneravano il fungo perché cresceva sui tronchi di pino. Trattandosi di un albero sempreverde, i monaci erano convinti che il fungo avesse le stesse proprietà dell’albero, che non perde mai il suo fogliame. I taoisti credevano che Trametes versicolor raccogliesse l’energia yang dalla radici del pino, e pertanto lo prescrivevano ai pazienti con carenza di questa energia. Il Coriolus è da secoli un componente fondamentale dell’armamentario della medicina tradizionale asiatica tanto che negli anni ’80 il governo giapponese ha ufficialmente approvato l’uso di questo fungo e dei suoi principi attivi in varie forme di cancro. Un suo estratto (Krestin) è attualmente il più venduto farmaco antineoplastico in Giappone. È correntemente usato nei pazienti oncologici in associazione con la chirurgia, la chemioterapia e la radioterapia.