Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Cantharellales
Famiglia Hydnaceae
Genere HydnumHydnum repandum L.: Fr. – Steccherino dorato – dal latino repandus = rivolto all’insù.
Commestibile. Commestibile solo da giovane se liberato dagli aculei amarognoli. Gli esemplari maturi sono amari e indigesti. Si presta alla conservazione sottolio.
La carne si presenta soda, fragile e cassante, bianca, ingiallisce all’aria. Odore gradevole, fruttato. Sapore acidulo negli esemplari giovani, diventa amaro con l’età.
Il cappello misura 2-12(17) cm, convesso, presto piano e anche concavo, orlo irregolare, lobato od ondulato, a volte contorto, leggermente involuto. La cuticola è glabra, asciutta e vellutata e anche leggermente squamata. I colori vanno dal giallo pallido a quasi bianco fino a giallo opaco-aranciato. Se contuso, vira al bruno-aranciato. L’imenoforo è costituito da fitti aculei (idni), lunghi 2-6 mm, di colore bianco poi concolore al cappello, diseguali, tendono ad assottigliarsi verso il margine del cappello e del gambo sul quale decorrono leggermente, fragili e delicati si staccano immediatamente se si esercita una semplice pressione sugli stessi. Il Gambo è alto 2-9 cm con diametro 1-4 cm, da cilindrico ad allargato alla base, a volte eccentrico e incurvato, glabro e asciutto, presenta lo stesso colore del cappello.
Cresce in autunno a gruppi talora appressati e talora a forma di cerchi, nei boschi di conifere e latifoglie. Nelle faggete del centro Italia raggiunge dimensioni di tutto rispetto e crea colonie lunghe anche svariati metri che disegnano strisce imponenti nel sottobosco, visibili anche a grande distanza.
Lo Steccherino dorato, a prima vista, probabilmente per il suo colore, può essere scambiato per il Cantarellus cibarius che ha però delle pseudolamelle (pliche lamellari) e non gli aculei. Si tratta di un fungo comune, diffuso e ampiamente raccolto dall’inizio dell’estate fino ad autunno inoltrato nei boschi di conifere e latifoglie. Nelle zone temperate, in assenza di gelo e neve, è possibile raccogliere questa specie fino a dicembre e gennaio. Fungo molto facile da determinare e riconoscere, la presenza degli aculei sotto il cappello è un carattere molto semplice da osservare. Non esistono funghi ad idni che siano tossici, taluni sono solamente coriacei e legnosi, altri amarescenti per cui indigesti, e comunque immangiabili. Gli aculei o idni conferiscono alla carne il sapore amarognolo e quindi per apprezzarla al meglio va liberata dagli stessi, si raccomanda quindi di effettuare la pulitura in ambiente sulla fungaia, in quanto così facendo contribuiamo a disperdere abbondantemente le spore in habitat e questo ci sembra un gesto di grande sensibilità ecologica.