Divisione Basidiomycota
Classe Basidiomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Amanitaceae
Genere Amanita
Sottogenere Amanitina
Sezione Phalloideae
Amanita virosa Bertill. 1866 – amanita virosa – tignosa bianca – dal latino virosus = velenoso, fetido, per l’odore forte e sgradevole.
Velenoso mortale. Causa intossicazione di tipo citotossico, simile a quella causata dall’Amanita phalloides (sindrome falloidea).
La carne è consistente e compatta nel cappello, fibrosa nel gambo. Il suo odore è forte e disgustoso, mielato rancido o come di muffa, terroso. Il sapore è disgustoso in modo analogo.
Il corpo fruttifero è completamente bianco e in principio avvolto dal velo generale così da assomigliare ad un piccolo uovo. Il cappello misura da 4 a 10 cm di diametro, bianco, talora rosato al centro, prima globoso, poi conico infine aperto, campanulato, sempre cuspidato al centro; viscoso col tempo umido, fibrilloso lucente col tempo secco. L’orlo è liscio, quasi sempre sinuoso, con cuticola facilmente separabile dal cappello. Le lamelle sono fitte, con lamellule, bianche, con qualche residuo di velo attaccato, non annesse al gambo. Il gambo lungo 8-12 cm, bianco, slanciato, cilindrico, fioccoso e farcito a maturità, bulboso al piede. L’anello è bianco, a gonnellino, molto fragile, spesso lacero e caduco. La volva sempre bianca, è a sacco, membranacea e avvolgente il bulbo, libera all’orlo. Le spore sono bianche e sferiche.
Cresce dall’estate all’autunno nei boschi umidi, di latifoglie e conifere.