Aquila reale – chrysaetos

…non me lo dimenticherò mai nè smetterò mai di raccontarlo. Sebbene fosse agli inizi la stagione propizia per la ricerca dei funghi ero salito in località le Piane di Piateda con l’intento di esplorare. In zona non c’era nessun altro umano, decisi così di incamminarmi pian piano verso l’Armisola. Avevo appena raggiunto un piccolo avvallamento ai limiti dell’abetaia per vedere se ci fosse cresciuto qualche giallo cantarello… Ed eccola là nel prato. Non più di 20 metri mi separavano da quell’essere esageratamente maestoso, troppo bello, imponente, affascinante e per tanti anche temibile rapace. Perfetto quindi per essere simbolo di forza e di fierezza, ma soprattutto e assolutamente da amare e proteggere.aquila_MAU4188

Tutta intenta a lacerare le carni di una sfortunata lepre alpina non si era accorta di me. Il fatto si risolse poi in un attimo che mi sembrò un’eternità. Mentre mi saliva l’adrenalina a 1000 e vedevo il tempo scorrere a rallentatore la vidi aprire le sue immense ali, con solo due ben intervallati battiti alzarsi in volo per poi planare vicinissima a me e così salire in cielo, fino a scomparire al di là degli alberi. Restai così immobile cercando di rivedere nella mente tutta la scena, rewind e di nuovo con sempre più particolari, che spettacolo! Per quanto riguarda infine i resti della lepre che aveva abbandonato, quando tornai sui miei passi, non ve ne era più la minima traccia…


Nome comune: Aquila reale
Nome scientifico: Aquila chrysaetos
Famiglia: Accipitridi
Stato di salute: vulnerabile (Lista Rossa Nazionale) – l’attuale normativa legislativa esclude la caccia a questo rapace ma persistono atti di bracconaggio. 
Lunghezza: 80-93 cm
Peso: da 2,9 a 6,6 Kg
Apertura alare: 187 – 219 cm
Vocalizza raramente, anche durante la stagione riproduttiva. fa udire un verso acuto, in particolare durante i voli nuziali, e dei “miagolii” simili a quelli della Poiana (“Hiè”).
Vive presso rilievi montuosi e praterie. Si nutre di mammiferi, uccelli e, occasionalmente, rettili e anfibi.
Osservabile comunque tutto l’anno, è più facile vederla da dicembre ad agosto durante il periodo del corteggiamento e della riproduzione.
In Italia la sua distribuzione segue quella dei principali rilievi montuosi della penisola e delle isole maggiori.001 aquila crysaetos -Il piumaggio è marrone scuro con riflessi rosso-giallo oro sulla testa, da qui il nome Aquila chrysaetos, d’oro appunto.
La femmina ha dimensioni più grandi e un’iride marrone scuro mentre i maschi hanno gli occhi con un’iride di un marrone tendente al giallo chiaro. I giovani si distinguono per le loro vistose chiazze bianche al centro delle ali e per la coda, anch’essa bianca e bordata di nero.

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Le zampe sono tipiche dei rapaci che si nutrono in prevalenza di mammiferi, con dita relativamente brevi e grandi artigli in grado di afferrare efficacemente le prede. Il becco è adunco perché le permette di uccidere e dilaniare le sue prede. In volo scivola e volteggia con rari battiti d’ala, sfruttando le correnti d’aria.
Ha ali lunghe che alla base si restringono sensibilmente conferendole un profilo arcuato.
La coda appare alquanto sporgente, lunga circa quanto la larghezza d’ala.

Fedeli per tutta la vita, le coppie difendono un territorio, generalmente compreso tra i 40 e i 180 chilometri quadrati. Maschio e femmina si alternano nel presidiare i confini del proprio territorio, spesso semplicemente volteggiando o con il caratteristico volo a festoni, per segnalare la loro presenza. Il corteggiamento tra maschio e femmina raggiunge il suo culmine in un affascinante rituale di accoppiamento che prosegue per vari giorni. Tra le spettacolari evoluzioni in aria spesso la femmina compie un volo rovesciato mentre il maschio sembra piombarle sopra, oppure entrambi si scambiano prede o rami in volo, o si esibiscono in giri della morte.
La stagione riproduttiva inizia dal mese di ottobre con la costruzione del nido, ma raggiunge il suo apice tra fine febbraio e aprile, quando vengono deposte 1-2 uova. Per
costruire il nido l’Aquila reale sceglie posizioni naturalmente riparate come anfratti nelle pareti rocciose e, più raramente, la cima degli alberi. Anche se è la femmina che si occupa principalmente di covare le uova, il maschio le dà di tanto in tanto il cambio, ma è soprattutto lei che si occupa di nutrire i nidiacei, di riscaldarli e di ripararli dalle
intemperie, nonché di pulire il nido. Gli aquilotti nascono a giugno e, a fine luglio, sono già pronti per il primo volo. Trascorrono il proprio tempo sonnecchiando o facendo esercizi di volo e sono piuttosto vociferi.
L’ Aquila reale caccia dall’alto. Le prede vengono catturate dopo una breve picchiata, sia in terra che in aria. I grossi mammiferi sono inseguiti con un volo radente prima di essere attaccati e spesso vengono cacciati in coppia. Maschio e femmina si dividono i compiti: l’uno plana radente al suolo per impaurire la preda, mentre l’altro si lancia in picchiata dall’alto. Gli uccelli, invece, vengono spesso cacciati in volo. Questo rapace può trasportare degli animali pesanti al massimo 4 o 5 chili. In caso di animali molto grossi
l’Aquila reale torna più volte sulla preda per nutrirsi.