I funghi

russulavirescens
Russula virescens

“Fra i più sottili e innocenti piaceri che nei mesi propizi la campagna riserva a grandi e piccini vi è quello di andar per funghi; un piacere primitivo, ricco però di esaltanti motivi: la camminate nel bosco, il contatto con la natura là dove è più natura, l’esercizio dello spirito di osservazione, la gioia della scoperta; un piacere che non costa nulla ed è alla portata di tutti. Il piacere e anche l’utile dell’andar per funghi sarebbero di gran lunga accresciuti se il cercatore avesse qualche conoscenza non troppo superficiale dei funghi, sapesse cioè riconoscerne le varie famiglie, le specie, soprattutto sapesse conoscere, con la maggiore probabilità di non errare, quali sono i funghi commestibili e quali i tossici o velenosi, quali da poter raccogliere e quali da lasciar stare…”

comme I commestibili
Riferito a  funghi privi di sostanze tossiche termostabili, sicuramente identificati, freschi, raccolti in luoghi non inquinati, cotti per almeno 20/30 minuti a 70-80 °C e dopo aver eliminato un eventuale liquido di cottura, salvo poche e circostanziate eccezioni. Vanno consumati in modica quantità e previa eliminazione delle parti legnose, spugnose, glutinose. Funghi che una volta mangiati non danno disturbi di alcun genere alla salute ed hanno sapore e odore gradevoli, classificati in ottimi, buoni e mediocri.
tipologiasv I senza valore
Riferito a  funghi privi di interesse edule per inconsistenza della carne o esiguità delle dimensioni.
tipologiag I non commestibili
Funghi con caratteristiche organolettiche tali da sconsigliarne il consumo (legnosi, coriacei, con odore o sapore inaccettabili), ma anche specie che non risulta siano mai state consumate e di cui non si conoscono le caratteristiche eduli.
tipologiasosp I sospetti
Specie non sufficientemente indagate, ma potenzialmente tossiche date le affinità botaniche con specie riconosciute tali.
tipologiavele I Tossici - Velenosi
Funghi che, se mangiati, provocano disturbi gastrointestinali (nausea, vomito, gastralgia, diarrea), tachicardia, allucinazioni, ecc.. L’esito finale è generalmente positivo e non lascia sequele.
Esistono infine funghi che, se mangiati anche solo in piccole quantità, provocano disturbi molto gravi con lesioni permanenti ad alcuni organi (fegato, reni), ed anche la morte.

Ma allora i funghi:

E ricapitolando ancora.

Ciò che noi chiamiamo funghi e che normalmente vediamo spuntare nel sottobosco, sono in realtà il frutto, quindi solo una parte del fungo. Il resto si trova sotto terra, sotto forma di filamenti intrecciati e ramificati, detti ife, che così disposti formano il micelio, ovvero il corpo vegetativo dei funghi.
Come si riproducono? Il ciclo riproduttivo del fungo funziona così (in molti casi): le spore , che sono le cellule attraverso le quali il fungo si riproduce (un po’ come dei semi) possono essere maschili o femminili. Queste cellule microscopiche volano nell’aria e si depositano nel terreno. Se trovano le condizioni ideali di calore e umidità, la spora germina, formando i filamenti delle ife. Le ife (che siamo maschili o femminili), a questo punto, hanno bisogno di unirsi ad altre spore di sesso opposto: solo così si potrà formare il micelio , l’organismo fungino che genera il frutto, il miceto (il fungo). Quando sarà maturo, il fungo produrrà nuove spore, pronte a diventare altri funghi.
Come si nutrono? I funghi traggono il nutrimento per sopravvivere in tre modi diversi. Ci sono i funghi saprofiti, che si nutrono elaborando le sostanze delle piante o degli animali morti; i funghi parassiti, invece, si nutrono di organismi viventi , portandoli a volte alla morte; infine, ci sono i simbionti, ovvero i funghi che vivono in simbiosi con la pianta: si nutre di essa ma senza danneggiarla e, a sua volta, la pianta ha dei vantaggi ad avere un fungo come ospite.

Amanita muscaria

A cosa servono? Tutti i funghi hanno un ruolo ecologico importantissimo perché decompongono il materiale organico e lo trasformano in nuove sostanze nutritive per le piante.

Quando si trovano? Ogni tipo di fungo viene fuori in un periodo dell’anno ben preciso, solo quando le condizioni di umidità e di temperatura sono ottimali per la loro crescita. In Europa i funghi commestibili si trovano generalmente in estate/autunno.

La crescita fungina è legata a diversi fattori ambientali, il più importante dei quali è
sicuramente la quantità d’acqua disponibile nell’ambiente, sia nel suolo, che come umidità relativa nell’aria; tutti sanno che è possibile fare dei buoni raccolti dopo un periodo di pioggia, mentre diventa problematico farli quando perdura la siccità. Questo particolare si giustifica in quanto l’organismo fungino fresco ha un elevatissimo contenuto d’acqua, che arriva a superare anche, ad esempio nel ‘porcino’, il 90 % del suo peso.

Fanno bene o fanno male? Per non farsi mangiare dagli animali, molti tipi di funghi hanno sviluppato veleni. Alcuni possono essere mortali, altri possono intossicarci e causare allucinazioni. Recentemente è stato scoperto che alcuni di essi hanno proprietà benefiche contro il cancro. Alcuni funghi microscopici possono invece creare malattie agli uomini, agli animali e alle piante.

I commestibililactarius-deliciosus6.jpgI tossici e i velenosi/velenosi mortaliamanita_phalloides_2_435.jpg


NOTA BENE – Immagini e testi sui funghi, riprodotti sul sito universoalpino.com, sono puramente indicativi e non possono sostituituire l’accertamento effettuato da un professionista esperto di micologia.
NON AFFIDARSI MAI completamente ad una guida on-line o a libri di testo per il riconoscimento di una specie fungina mai raccolta prima, a meno di non avere competenze tecniche micologiche. Guide, manuali ed articoli descrittivi hanno solo e soltanto scopo didattico. Esistono centri specializzati presso le ASL (Ispettorati Micologici) o presso le Associazioni Micologiche che sono preposti per il riconoscimento e l’accertamento della commestibilità dei funghi.