Sambuco nero – sambucus nigra L.

Regno: Plantae
Sottoregno: Tracheobionta
Superdivisione: Spermatophyta
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Sottoclasse: Asteridae
Ordine: Dipsacales
Famiglia:  Adoxaceae
Genere:  Sambucus  TavolaSambuco-comune

Sambuco nero – sambucus nigra L. – Il nome del genere pare derivi dal greco” Sambike”, strumento musicale che si fabbricava coi rami del sambuco svuotati del midollo, oppure dal latino “sambuca”, che è dal greco “sambýk?”, a sua volta di origine orientale, nome in origine proprio di uno strumento musicale a corde, che indicò in seguito degli strumenti a fiato; il nome specifico dal latino “niger” = nero, fa riferimento al colore delle drupe.

Fiori: piccoli fiori bianchi, odorosi, in giugno, riuniti in ombrelle larghe, piatte, sorrette da cinque raggi principali.Caratteristiche: arbusto che si espande quasifosse un rampicante e talvolta assume forma di alberetto; è fornito di numerosi rami, molli e ricadenti, dal midollo bianco. Le foglie, ovali e dentate sono riunite in numero di 5-7 sino a formare una foglia composta. I frutti a bacca sono nero-viola.

Il sambuco lo si conosceva addirittura dall’età della pietra,come appare da alcuni reperti fossili trovati presso insediamenti palafitticoli nell’Italia settentrionale. Certo ne è l’uso dei suoi fusti, dal tenero midollo facilmente asportabile, per trarne singolari melodie, la cui intensità e dolcezza dipendono dalla maggiore o minore lunghezza dello stelo. È nato così lo zufolo. Con il passare del tempo e in base all’esperienza, per ottenere suoni più intensi quei primi musicofili pensarono di abbinare due o più canne di differente dimensione, realizzando un vero e proprio strumento cui diedero il nome di sambuca. Il genere Sambucus raccoglie una ventina di specie, ma quella che interessa in particolare il territorio valtellinese, dove cresce allo stato spontaneo, è il Sambucus nigra.sambuco1.jpgPer quanto riguarda la situazione ambientale più favorevole alla crescita di tale arbusto, bisogna dire che con i suoi lunghi rami sarmentosi, ricadenti o con la tendenza ad appoggiarsi alle piante vicine, quasi fosse un rampicante, è fra le specie meno esigenti che esistano. Infatti, cresce dalla pianura sino a milleduecento metri di altitudine, su ogni tipo di terreno, in pieno sole o all’ombra, nei boschi dalla vegetazione rada, lungo i corsi d’acqua, accanto alle siepi o nelle macchie di robinie.sambuco2Il sambuco comincia a fiorire in maggio ed emette ombrelle di fiori bianco avorio, minutissimi, dal caratteristico odore, amarognolo, assai gradevole. Alla fioritura segue la produzione di mazzi di bacche nero-viola lucide, dal sapore acidulo, con numerose proprietà; contengono nitrato di potassio, olio essenziale, un glucoside, un alcaloide, tannino, vitamina C, pigmenti flavonici, antocianici e mucillagine.
Ricordiamo che anche i fiori del Sambucus nigra servono a vari scopi; ad esempio per preparare uno squisito vino, frizzante e aromatico, non alcolico, dissetante e corroborante. L’infuso di fiori di sambuco (cinque grammi ogni cento di acqua) esplica una buona azione diuretica, sudorifera, espettorante. Inoltre, con queste ombrelle, fatte di piccole corolle si possono preparare squisite frittelle, oppure aggiungerne un pizzico alle frittate, all’impasto delle torte o al tè freddo. sambuco3.jpgCon le bacche invece è da non perdersi una confettura di eccezionale bontà. Occorre dapprima schiacciare leggermente i frutti privati del peduncolo e metterli al fuoco, a fiamma bassa, affinché si ammorbidiscano e liberino il succo. Passarli poi nel passaverdura e rimettere al fuoco il liquido aggiungendo quattro etti di zucchero ogni cinquecento grammi di succo. Lasciar cuocere molto lentamente sino a quando la confettura ha raggiunto la giusta consistenza.
Questa squisita marmellata di bacche di sambuco esercita tra l’altro una benefica azione regolatrice dell’intestino, serve a depurare il sangue, e stimola le funzioni del fegato e la secrezione della bile. Per calmare la tosse ostinata e contro il catarro, si consiglia di sciogliere in acqua calda un cucchiaino di confettura e di bere questa pozione due o tre volte al giorno, specialmente alla sera prima di coricarsi.sambucus-nigra-846619_1920.jpgSi potrebbero elencare altri impieghi delle bacche del sambuco dall’inconfondibile colore che le fa assomigliare a preziose pietre dure; fra l’altro, è giusto ricordare che gli uccelli ( tordi e merli in particolare) ne sono ghiotti, ne mangiano in quantità e poi provvedono a disperderli, qua e là, contribuendo alla propagazione di questa interessante specie, tipica della nostra flora.
Attenzione: i frutti immaturi possono determinare fenomeni di intossicazione, per la presenza di glicosidi cianogenetici, con bruciore e senso di raschiamento alla gola, vomito e diarrea, mal di testa, difficoltà di respiro e crampi.