Russula cyanoxantha

Divisione: Basidiomycota;
Classe: Basidiomycetes;
Sottoclasse: Holobasidiomycetidae;
Ordine: Russulales;
Famiglia: Russulaceae
Genere: RussulaRussula_cyanoxantha(mgw-01)Russula cyanoxantha (Schaeff.) Fr. – colombina maggiore – russula iridescente

Russula deriva dal latino russulus che significa rosso, rossastro. In effetti molti funghi appartenenti a questo genere sono di color rosso, anche se non tutti. L’appellativo cyanoxantha invece deriva da ciano che significa blu e da xantha che significa giallo o biondo. Si identifica così una combinazione dei tanti colori appartenenti a questo genere di funghi al quale appartengono oltre 350 tipi di funghi, in alcuni casi molto simili tra loro.

comme Commestibile buono.
È fra le Russule più apprezzate.In alcuni casi  è necessario rimuovere la cuticola perchè è troppo spessa.

La carne è bianca e compatta e non presenta un odore particolare. Il suo sapore è gradevole e ricorda quello delle nocciole.russula-cyanoxantha_1.jpgIl suo cappello misura dai 5 ai 18 cm di diametro, è carnoso e compatto. Il colore varia in base all’età del fungo ed all’umidità dell’ambiente in cui vive. Il fungo presenta infatti colori che vanno dal verdastro al violaceo fino al grigio ardesia. È interessante che queste colorazioni possano trovarsi contemporaneamente sullo stesso fungo. Le lamelle sono fitte e di colore bianco, col passare del tempo tendono a macchiarsi e a diventare leggermente più scure. Il gambo è bianco e robusto, ha forma cilindrica ed è pieno negli esemplari giovani per poi divenire cavo con il passare del tempo.

Si tratta di un fungo abbastanza diffuso che cresce in estate ed in autunno nei boschi di conifere e di latifoglie, con preferenza sotto ai faggi ed alle querce.


Le Russule, di cui alle volte è molto difficile riconoscere la specie, sono l’unico genere di cui può essere determinata la commestibilità con una prova empirica: è sufficiente masticarne un pezzetto (che non deve essere assolutamente deglutita, ma sputata subito dopo l’assaggio) e scartare quindi le specie a sapore nettamente acre o piccante . Non è detto per questo che tutte le Russule acri siano tossiche. Certo che, per tale diagnosi, è necessario essere in grado di riconoscere con certezza che si tratti prima di tutto del genere Russula.