Ordine Boletales
Famiglia Boletaceae
Caloboletus calopus (Pers. : Fr.) Vizzini 2014 – boleto dal bel piede – dal greco kalòs = bello, e poùs = piede.
Non commestibile. Trattasi di fungo praticamente immangiabile per il sapore molto amaro. Può anche essere causa di una intossicazione gastroenterica costante.
La carne è soda e compatta nei giovani ma presto molle negli esemplari maturi, odore acidulo, simile a quello della colla vinilica, sapore prima dolciastro, poi decisamente molto amaro.
Il cappello può misurare come diametro anche 30 cm, è carnoso, emisferico e poi convesso, con cuticola asciutta e feltrata di colore beige pallido, talvolta ocra-brunastro. Pori piccoli, arrotondati, di colore giallo citrino, rapidamente imbluenti alla pressione. Il gambo misura 8-15 × 4-5 cm molto variabile nella forma, può essere qualche volta slanciato, cilindrico, tozzo, corto, di colore giallo nella parte superiore e rosso carminio nel resto, presenta un reticolo a maglie allungate, bianco in alto e concolore alla base.
Cresce spesso a gruppi di diversi esemplari nei boschi di latifoglie e aghifoglie in estate e autunno.
Trae spesso in inganno perché quando lo si vede da lontano sembra di aver trovato dei porcini. Avvicinandosi poi e vedendo il gambo, rosso e decisamente bello (calopus significa appunto in greco ”bel piede”), si capisce di trovarsi davanti al calopus, un fungo assolutamente non commestibile per la sua carne decisamente amara.