Larice – Larix decidua Mill.

Divisione: Spermatophyta
Sottodivisione: Gymnospermae
Classe: Coniferae
Famiglia: PinaceaelaricetoIl nome italiano, come quello danese, svedese, tedesco, provengono dal  latino Larix, un termine usato da Linneo ma di cui non si conosce il significato.larice_schedaÈ un albero di forma piramidale, alto fino a 40 m., deciduo, con rami quasi orizzontali e di due tipi: con gli aghi disposti a spirale sugli uni e a rosetta sugli altri. Gli aghi crescono in ciuffi di 30-40 elementi e cadono nel corso dell’autunno. I coni feminili, sono vistosi, eretti e di colore rosa nelle prime fasi dello sviluppo.larice_aIl legno di larice è conosciuto fin dall’antichità per la sua durata e robustezza. Per la facile lavorazione, il suo bel colore rosso intenso, è apprezzato nei lavori di falegnameria, specie per gli esterni. Immerso in acqua, diviene resistentissimo. Come altre conifere, dalla resina si estrae la trementina (trementina di Venezia). La corteccia è impiegata per l’estrazione dei tannino.larice_b.jpgQuesta essenza, perdendo gli aghi, vive sino a quote elevate, 2.500 m., ama un clima secco e lascia un sottobosco luminoso, adatto alla crescita di specie vegetali e funghi, dai quali, secondo alcuni studiosi, dipenderebbe la sua stessa sopravvivenza. Il fungo presente in maniera prevalente è il cosidetto “Laricino” ovvero il Suillus grevillei (Klotzsch: Fr.) Singer – Boletus/Suillus elegans.suillus-grevillei6.jpg

Commestibili solo se si consumano esemplari giovani. Come per tutte le specie del genere Suillus, è norma asportare la cuticola dal cappello, in quanto può risultare indigesta.

larice_c