Classe: Agaricomycetes Doweld (2001)
Ordine: Cantharellales Gäum. (1926)
Famiglia: Hydnaceae Chevall.
Genere: Hydnum L., 1753
Hydnum imbricatum L. 1753 – Steccherino bruno – hydnum, dal gr. hýdnon= tubero/tartufo e dal latino imbricatus = squamato, disposto a embrici sovrapposti, per via delle scaglie sul cappello. È detto anche steccherino bruno.
Il Sarcodon imbricatus (o Hydnum imbricatum) è un fungo ritenuto a torto una variante dell’ Hydnum repandum, ma appartiene a tutt’altro genere. Ciononostante viene anche chiamato “steccherino bruno”.
Commestibile aromatico. Deve essere usato esclusivamente come condimento una volta essiccato e ridotto in polvere. Si presta molto bene ad essere adoperato come aromatizzante per condire sughi, minestre o risotti. Nel caso di consumazione da fresco, prediligere esemplari molto giovani, risulta essere, comunque (fresco) un fungo molto scadente.
La carne è coriacea e brunastra. L’odore ricorda quello del dado da brodo e il sapore è amarognolo.
Il cappello è inizialmente convesso, poi piano, irregolare, con una depressione al centro. Di colore bruno, presenta grosse scaglie scure che risultano più coriacee ed un poco rialzate. Gli aculei sono corti, decorrenti, separabili dal cappello, colore grigio in principio, poi colore bruno. Il Gambo è più grosso alla base, un po’ eccentrico, liscio, colore bruno sporco.Simbionte del Peccio, è comune nei boschi di conifere, è un fungo gregario. Fruttifica in estate-autunno. Cresce in gruppi di numerosi esemplari da fine estate all’autunno .
Per essiccare questo fungo occorre tagliarlo dapprima in pezzetti e metterli su carta stagnola al sole. Divenuti ben secchi, utilizzando un macina caffè, si deve ridurre in polvere e mettere il tutto in un vaso chiuso pronto per l’uso.